Abbiamo chiesto a Paolo Marconi, Sup Rider professionista, cosa ne pensa della relazione tra SUP Cruising e turismo sostenibile. Gli abbiamo chiesto inoltre alcuni consigli tecnici e suggerimenti che vogliamo condividere con voi.
sup cruising - le domande
Un potente “antistress”, una delle forme più complete di fitness. Una sessione di qualche ora così come una gita di diversi giorni di Cruising, possono regalare momenti di relax in cui corpo e mente si fondono nell’ambiente che ci circonda.
Possiamo tranquillamente affermare che un paddler con una discreta skill di pagaiata, e con normali doti di equilibrio, con la giusta attrezzatura, ed una qualsiasi tavola da Stand Up Paddling (anche quelle destinate al SUP Surfing), può cimentarsi e praticare il SUP Cruising, durante tutto l’anno.
Ma esiste una tecnica di pagaiata adatta al SUP Cruising? Quale attrezzatura si deve considerare necessaria? Quale è la tavola più adatta? Ma davvero possiamo percorrere decine e decine di km con una tavola da SUP WAVE oppure una economicissima ALL ROUND (anche gonfiabile)?
Tanti sono i consigli che vorremmo ricevere quando si parla di SUP Cruising, soprattutto da chi ha alle spalle tanta “acqua”! E’ il piombinese Paolo Marconi, SUP Rider del Team RRD, atleta professionista di SUP Race, e grande appassionato ed organizzatore di Cruising, ad intervenire in nostro aiuto.
Paolo Marconi - l'atleta
chi è Paolo Marconi?
Classe 91, di origine toscane (Piombino). È un SUP rider del Team RRD. Nel 2013 ha circumnavigato l’isola d’Elba in 12 ore e mezza. Nel 2019 ha partecipato all’11° City-Tour in Olanda arrivando quarto.
Recentemente ha partecipato al Corsica Paddle Trophy posizionandosi al quarto posto. Il suo posto preferito dove pagaiare è Salivoli, la sua “home route”, mentre il posto più bello dove ha pagaiato è il lago Tahoe in California, USA.
I consigli di Paolo Marconi - l'intervista
Quali sono secondo te le opportunità di benessere della persona e del turismo che offre la pratica del Cruising in Italia?
L’Italia offre un perimetro costiero ed una varietà di paesaggi perfetti da esplorare a bordo di un SUP, inoltre considerando che possiamo pagaiare in ogni corso d’acqua e ogni lago presente sul nostro territorio le possibilità di avventura sono quasi infinite.
Il SUP Cruising si sposa perfettamente con un turismo sostenibile alla scoperta del nostro paese ed è anche un ottimo esercizio fisico per stare in forma e a stretto contatto con la natura.
Credo davvero che il nostro sport abbia un potenziale enorme e possa rivoluzionare il modo di fare turismo esperienziale collegato al mondo dell’outdoor.
Quali sono gli elementi, o le condizioni, che un paddler dovrebbe sempre tenere conto prima di una sessione di Cruising (di qualche ora o di qualche giorno)? Quale attrezzatura un paddler dovrebbe sempre avere per uscire in completa sicurezza quando fa SUP Cruising?
Prima di tutto un paddler deve essere a conoscenza delle proprie capacità prima di scegliere un percorso o un’escursione. In base alle proprie capacità tecniche e fisiche si potrà scegliere la distanza e la durata della nostra avventura.
È fondamentale essere in grado di leggere e comprendere le condizioni meteo e le caratteristiche del tratto di mare in cui andremo a pagaiare per evitare di trovarci in situazioni difficili. Dobbiamo sempre tenere a mente che la sicurezza è alla base per la riuscita delle nostre avventure.
Per quanto riguarda l’attrezzatura oltre ai supporti al galleggiamento e al salvagente nel caso sia obbligatorio, possiamo portare con noi tutto ciò di cui avremo bisogno per arricchire la nostra esperienza.
Nel caso di una escursione più lunga non dimenticate di portare con voi acqua e viveri per rifocillarvi durante le pause.
Ritieni sia veritiero che possiamo fare Cruising con qualsiasi tavola da Stand Up Paddle? Hai una tua tavola ideale?
Per Cruising intendo pagaiare distanze medio lunghe per esplorare il paesaggio e scoprire la costa. Per questo credo ci sia bisogno di una tavola adatta, con prua a punta e una lunghezza non inferiore ai 12 piedi. Le passeggiate in sup si possono fare con ogni tipo di tavola ma oltre una certa distanza c’è bisogno dell’attrezzatura adatta per vivere al meglio la pagaiata.
Solitamente per le mie avventure uso l’Air Race 14×26 o l’Air Cruiser 12×30 entrambe di RRD. Preferisco sempre utilizzare tavole gonfiabili perché sono più resistenti e più facili da trasportare durante i miei viaggi.
Hai qualche consiglio su una tecnica di pagaiata più adatta a chi fa SUP Cruising?
Per la buona riuscita di una lunga pagaiata o una escursione è necessaria una buona tecnica. Il mio consiglio è quello di rivolgersi a un istruttore che possa insegnarvi i fondamentali della pagaiata. Il movimento che compiamo quando pagaiamo è ripetitivo e se non è ben fatto può risultare usurante e alla lunga può far sorgere fastidi muscolari o articolari.
In generale dobbiamo cercare di raggiungere un’efficienza tecnica che ci consenta di pagaiare ad un buon ritmo, per molto tempo e riducendo al massimo la fatica.
Ritieni opportuna una qualche preparazione fisica “a secco”, per chi fa SUP Cruising?
Per prepararci alle sessioni di cruising si possono fare esercizi a secco volti a rinforzare addome, spalle e gambe. Inoltre il mio consiglio è di lavorare molto a terra sull’elasticità e sulla mobilità articolare. Nel cruising la performance non conta quindi è più importante un allenamento rivolto alla prevenzione degli infortuni e all’igiene articolare. Non dimenticatevi di fare una buona sessione di riscaldamento prima di partire per la vostra pagaiata.
La palestra migliore resta comunque la pratica del sup e l’esperienza accumulata durante le ore passate in acqua.
Grazie a Paolo Marconi, SUP Rider della RRD, da parte di SUP Abruzzo Coastline, il tuo è stato sicuramente un prezioso contributo per tutti noi amanti del Cruising.
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Fitness Instructor and Personal Trainer presso F.I.PE. (Federazione Italiana Pesistica).