Praticare SUP può essere considerata un’attività rilassante e tranquilla, tuttavia in base alle condizioni meteo e alla tipologia di attività, ci sono delle accortezze da conoscere per pagaiare in sicurezza. Il SUP Cruising in particolare, comporta trascorrere molto tempo in acqua, spesso lontani dal punto di partenza. Quelli che seguono sono suggerimenti che non intendono, assolutamente, essere definitivi ed assoluti, ma sicuramente un primo approccio alla responsabilità e divertimento sicuro nella pratica del SUP Cruising.
Non smetteremo mai di ripetere. Più sicurezza. Più divertimento.
better safe, than sorry!
alcuni suggerimenti
sulla sicurezza
del sup cruising
per iniziare
Saper nuotare
Le proprie capacità nel nuoto sono spesso sovrastimate. Sicuramente non bisogna essere stati dei campioni dei 500 metri stile farfalla, ma il buon senso ci deve portare a praticare nuoto appena si può, in piscina, al mare, ma anche al lago, come una routine di preparazione ed allenamento alle nostre uscite in SUP.
Inoltre, avere delle buone basi del nuoto, dona sicurezza sulla tavola ed evita che la “paura di cadere” distragga, soprattutto per i meno esperti.
E SE SI CADE?
Saper riguadagnare la risalita sulla tavola
E’ una pratica che soprattutto i principianti, ma anche i più esperti, devono sempre tenere in considerazione. L’utilizzo del Leash, risulta la risorsa più importante in fase di avvicinamento e risalita sulla nostra tavola. Esistono diverse tecniche di risalita, che tu stia praticando SUP a mare in chopped water, oppure lungo fiumi con forti correnti, che un buon paddler deve conoscere. E’ quindi consigliabile partecipare ad un corso, o prendere lezioni da istruttori qualificati, per conoscere meglio le diverse tecniche, appunto, e rafforzare le proprie capacità.
non far scappare la tavola
Utilizzo del Leash
Mai senza. L’uso del Leash da parte del paddler è una risorsa importante in termini di sicurezza. Esso funge, infatti, da cordone ombelicale che lega il rider alla sua tavola, ed è a tutti gli effetti un valido mezzo di salvataggio nel caso in cui questo sia vittima di un infortunio, o venga colpito da un malore improvviso, che non comporti la perdita di conoscenza, che permette la ripresa ed accesso alla tavola.
Un buon Leash deve essere dotato di sistema “quick release” ed assicurato sopra il polpaccio, e non all’altezza della caviglia come spesso si vede. Questo perchè, al polpaccio, il meccanismo “quick release” può essere raggiunto più velocemente nel caso in cui la corda (in PVC) rimanga incastrata, sugli scogli ad esempio.
I DISPOSITIVI DI SICUREZZA CONSIGLIATI
Utilizzo del giubbotto di salvataggio (o aiuto al galleggiamento)
In Italia, il SUP Cruising in mare è consentito oltre i 300 metri dalla costa, ed a quella distanza tutte le unità da diporto costa sono obbligate ad avere, tra le dotazioni di sicurezza, un giubbotto di salvataggio per ogni persona a bordo. Ovviamente questa regola, e/o consiglio, vale anche per il SUP Cruising in acque dolci, e soprattutto in laghi molto estesi (e profondi).
La regolamentazione prevede che i giubbotti siano adatti alla morfologia delle persone e che rispondano ai requisiti di livello prestazione di almeno 50N (NEWTON) per le imbarcazioni a propulsione umana. La prima cosa da controllare quando si acquista un giubbotto di salvataggio è che riporti il marchio CE, requisito imprescindibile per ogni dispositivo di sicurezza.
La normativa ISO 12402 distingue diverse tipologie di giubbotti di salvataggio. I giubbotti di classe 50N sono dei dispositivi di “aiuto al galleggiamento”, pertanto sono utilizzati per attività come kayak, canoa, SUP, e richiedono comunque una buona acquaticità e capacità natatorie di chi li indossa, per ritenersi davvero un sostanziale strumento di sicurezza personale.
Sul mercato si trovano principalmente due tipi di giubbotti di salvataggio,
- quello in schiuma espansa;
- e gli autogonfiabili, con caratteristiche e funzionalità diverse.
L’argomento meriterebbe un articolo a sé, ma nel riprendere il minimo richiesto dal regolamento, siamo certi anche di garantire un approccio sicuro alla SUP Cruising in condizioni favorevoli.
ripararsi dal freddo, e dal caldo
L’abbigliamento tecnico come equipaggiamento di protezione e sicurezza
Inverno, Estate, Primavera, Autunno. Il SUP Cruising richiede un abbigliamento tecnico adatto alle differenti condizioni che renda la nostra traversata più piacevole e sicura. Sì, perché quando siamo in acqua, l’abbigliamento tecnico è di per sé anche uno strumento di sicurezza per il paddler. Ci protegge dalle basse temperature dell’acqua e dell’aria in Inverno, indossando una muta Long Jhon (sono le mute smanicate a pantalone lungo) da 3mm o una Dry-Vest ad esempio, oppure dal caldo, vestendo invece una Rash-Guard con protezione +50 in Estate.
Abbigliamento significa anche proteggere la testa e del viso del rider. Cappelli caldi e tecnici durante la stagione fredda, oppure a falde larghe, in Estate, ci riparano viso ed occhi dai raggi del sole, e da possibili colpi di calore. Così come indossare sempre un buon paio di occhiali da sole, con lenti specifiche, per proteggere gli occhi da luce, riflessi del sole, e vento (anche in inverno!).
Ma anche preservare le estremità del nostro corpo, mani e piedi, con guanti tecnici, e scarpette tecniche, è estremamente consigliato soprattutto per tragitti molto lunghi, anche oltre i 5 km.
Avere, quindi, una dotazione minima di abbigliamento tecnico specifico per la stagione è un aspetto non da poco. Se alle prime armi, il consiglio è sicuramente, quello di affidarsi all’istruttore della scuola, oppure ad un amico paddler esperto. Questo aiuta sicuramente a spendere la giusta cifra, per quello che non è solo un prodotto che abbellisce il nostro outfit ma soprattutto uno strumento di protezione e sicurezza.
AVVENTURA Sì, MA CONSAPEVOLE
Studio e pianificazione del percorso
Il SUP Cruising è avventura, non ci sono dubbi, ma anche le spedizioni più affascinanti e suggestive hanno bisogno di essere pianificate. Avere più nozioni possibili sul dove si andrà a pagaiare è molto importante. Correnti, fondali, porti turistici, traffico marittimo, sono solo alcune delle informazioni che bisognerebbe conoscere prima, e non durante la nostra traversata.
E’ buona abitudine, così, nel decidere il nostro Point to Point, informarsi sulla presenza di assistenza ai bagnanti e di assistenza sanitaria lungo il percorso.
Impegnare del tempo nella pianificazione della traversata sarà sicuramente ricompensato da una maggiore conoscenza del percorso, limitando sorprese che potrebbero limitare o addirittura impedire il proseguire del nostro Touring.
Chiedere ad un paddler abituato a percorrere quelle acque, come a scuole della zona, è sicuramente il modo più immediato e sicuro di ottenere, quindi, quelle informazioni che ci aiutano alla realizzazione del nostro Point-to-Point prescelto.
che tempo fa?
Conoscere le previsioni delle condizioni meteo
Prima di qualsiasi uscita, e durante la decisione del Point to Point da seguire, è di fondamentale importanza conoscere quali condizioni meteo e del mare che si possono trovare lungo tutto il percorso. Se le condizioni meteo sono tali da ostacolare un regolare svolgimento del nostro Cruising, meglio rimandare. Oltre le classiche previsioni meteo in TV, oggi esistono applicazioni molto semplici da comprendere, che aiutano il paddler in questa decisione.
Qualche esempio di App utili a conoscere le previsioni meteorologiche:
- 3B meteo, facile e immediata, senza bisogno di particolari conoscenze di meteorologia, dà anche al neofita le informazioni necessarie su previsioni e temperature, così come dei cambi di condizione, che ricordiamo anche sottocosta possono essere veloci ed improvvise.
- WINDY può esserci utile a conoscere il vento e le correnti marine, condizioni tra le varianti e più critiche che un paddler può trovare lungo il suo percorso. Per questo motivo è fondamentale conoscere in anticipo cosa aspettarsi, per valutare se sia il caso di rimandare oppure cambiare Point-to-Point, o decidere se intraprendere un tragitto in downwind, oppure in upwind.
AVVENTURA Sì, MA CONSAPEVOLE
Condividere la nostra uscita in SUP
Il SUP Cruising è sicuramente un’esperienza da condividere. Viene da sé che la presenza in acqua di più paddlers rende il nostro Touring anche più sicuro. Ecco perché ogni uscita dovrebbe essere un richiamo per tutti i nostri amici paddlers, e creare così un gruppo di uscita di almeno due riders.
Soprattutto se in solitaria, avvisare della nostra uscita in SUP amici, conviventi, parenti, è altamente consigliato. Fornire informazioni sui tempi di percorrenza, le previsioni meteo, oltre che su eventuali soste, ed ora di rientro.
PADDLE LOGGER
A tal proposito ci sono applicazioni come PADDLE LOGGER ad esempio, utilizzabili con l’Apple Watch o semplicemente con il GPS del cellulare. Nella sua versione PRO, fornisce una avanzata funzione di tutto ciò (PaddleLIVE®), segnalando ad esempio ai nostri contatti più vicini la posizione attuale, ed eventualmente allarmare in casi di ritardo rispetto l’ora di rientro stabilita. Insomma, un ottima soluzione per tenere più sereni i nostri cari, e dare maggiore sicurezza alla nostra uscita.
Garmin
Per gli amanti della navigazione e del fitness oggi si possono reperire sul mercato ottimi strumenti da polso, capaci di fare sia da computer di bordo, che da monitoraggio sull’attività del paddler, dando informazioni immediate e visibili in ogni momento.
Ad esempio gli smartwatch della GARMIN offrono funzioni e caratteristiche specifiche alla navigazione ed al SUP. Oltre ad analizzare la tecnica di pagaiata, forniscono funzionalità di sicurezza per rintracciare il punto di partenza, o per lanciare un allarme in caso di emergenza. Inoltre sono capaci di comunicare con altri dispositivi e applicazioni (come Strava).
consumo di energia
Idratazione ed integrazione
Durante la nostra uscita, nella nostra sacca non dovrebbe mai mancare una borraccia con acqua, alimenti e/o integratori proteici, zuccheri a rapido assorbimento. Questo perché non dobbiamo mai sottovalutare la disidratazione, così come il calo di zuccheri, quando progettiamo il nostro SUP Cruising, che siano percorsi di poche ore o di diversi giorni, il pronto utilizzo di acqua, sali minerali, fonti di proteine a rapido assorbimento, così come grassi e zuccheri, è importante per la riuscita della nostra traversata in sicurezza.
Ape Regina
SUP Abruzzo Coastline ha scelto per la nostra traversata dell’intera costa Abruzzese i prodotti di APE REGINA. La scelta non causale di una realtà del territorio specializzata, ma non solo, in prodotti ed integratori di alta qualità a base di miele e pappa reale.
E’ da ribadire ancora che il SUP Cruising è sicuramente da considerare una attività outdoor sicura ed adatta a tutti, svolgendosi in mare per lo più sottocosta, e lungo fiumi e laghi vicino alla riva. Le buone abitudini non potranno far altro, quindi, che far accrescere le proprie capacità, e regalare momenti di grande avventura, lasciando spazio a quelle emozioni che solo la natura ci può regalare.
Se vuoi sapere le tavole da cruising che consigliamo, leggi questo articolo.
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Fitness Instructor and Personal Trainer presso F.I.PE. (Federazione Italiana Pesistica).